Allora, comiciamo:
Viene definita superstiziosa la persona che crede in cose soprannaturali, nei sortilegi, nella magia ecc. Sciocche e ridicole vengono considerate le superstizioni dai razionali e dagli scettici, difficilmente si ammette di essere superstiziosi, di credere a certe "ridicolaggini", come si è soliti affermare con prosopopea quando si è con amici a cui si vuole mostrare la propria superiorità di fronte a simili "sciocchi pregiudizi". Salvo poi, ìn privato, fare i debiti scongiuri per avvenimenti o situazioni che necessitano dì un atto scaramantico.Chi, sia pure segretamente, non ha effettuato scongiuri per propiziarsi la fortuna? è incontestabile che, pur fingendo di non credere si attribuiscano a taluni elementi una particolare influenza magica. Un esempio del nostro, a volte falso scetticismo, ci viene dato dal filosofo Benedetto Croce, il quale interrogato sugli effetti di certi pregiudizi, rispose con arguzia: "Non è vero... ma ci credo ! ".
Quanti sarebbero disposti a sfidare la sorte compiendo gesti o cerimoniali che tradizionalmente sono ritenuti apportatori di negatività? Chi volutamente è disposto a posare il pane sulla tavola capovolto, o a versare il sale o a mettere i coltelli in croce, oppure ad accendere tre sigarette con lo stesso fiammifero, o ancora a passare sotto una scala, ben sapendo che tutti questi gesti sono considerati negativi?
Che dire poi del nefasto "13 a tavola"? Questa assieme a quella del Venerdì, è una delle superstizioni più diffuse. Per non parlare di "venerdì 17" giorno per taluni così infausto, che persino i quotidiani non mancano a volte di sottolinearlo.
Del resto, perché ironizzare su questi pregiudizi tutto sommato innocui? Chi non ha le sue superstizioni? E anche la superstizione affonda le sue radici nel tempo. I primitivi infatti ritenevano che, colpendo l'immagine del bisonte, fosse più facile uccidere l'animale durante la battuta di caccia.
Nasceva, in tal modo, la prima forma di superstizione. Cristoforo Colombo considerava il venerdì un giorno fortunato. Partì da Porto Palos un venerdì; mise piede sulla nuova terra di venerdì e rientrò, sempre di venerdì, a Porto Palos.
Voi cosa ne pensate? Vi ritenete o no superstiziosi?
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