Guadagna soldi

mercoledì 15 dicembre 2010

IL CAVALIERE FANTASMA DI BARDI


Ogni castello che si rispetti ha un fantasma nascosto in qualche sotterraneo o che si aggira nelle sale abitate anche in vita. Anche la fortezza di Bardi non sfugge a questa regola.
Fortezza inespugnabile che domina il borgo di Bardi, la struttura si erge su un grande blocco di roccia tipica della zona (il diaspro rosso) a picco sul torrente Ceno, con il risultato di dominare completamente la valle, la quale merita anch’essa di essere visitata. Il castello si trova a circa 60 km da Parma.
questa rocca è uno dei rari esempi di complesso fortificato medioevale giunto fino al presente in ottimo stato di conservazione. Le imponenti mura e le torri con sale anguste e buie (si veda la ‘sala delle torture’) racchiudono un camminamento che giunge ad un cortile interno sul quale si affacciano sale affrescate.
Recenti restauri hanno consentito il recupero e l'apertura al pubblico di molte sale: magazzini, stalle, camminamenti di ronda, torri di guardia e residenza signorile.
Le origine del castello sono datate attorno al 900; fino al XII secolo il castello è proprietà dei Conti di Bardi. Alle metà del XIII secolo passa di proprietà del crudele Signore Ubertino Landi, la cui casata vi regna fino al XVI secolo in un periodo funestato da battaglie. Nel XVII secolo la fortezza assume aspetto quasi definitivo, con le aggiunte da parte dell’ultimo principe (Federico II) di affreschi nelle sale e soffitti ‘a cassettone’, opere d’arte (delle quali si conserva una pala del Parmigianino) e una libreria. Alla fine del XVIII passa ai Borboni, poi ai francesi e agli austriaci nel XIX secolo, periodo di decadenza del castello che culmina nel 1868 nella sua trasformazione in prigione.
Soleste, la giovane figlia del castellano freme per Moroello comandante delle truppe, ma il padre l'ha promessa in sposa ad un feudatario vicino. Un matrimonio che porterà nuove terre ed una solida alleanza. Solo la balia aiuta Soleste e Moroello e si prodiga affinche i due ragazzi possano incontrarsi e stare insieme. Purtroppo la malasorte sta per accanirsi contro i due giovani amanti.
Moroello deve difendere i confini dello Stato e parte con i suoi soldati. Ogni giorno Soleste sale sul mastio della fortezza ove è possibile spaziare con lo sguardo sulle due vallate e spiare il ritorno di Moroello. Dopo lunghe settimane di attesa finalmente vede avvicinarsi uomini a cavallo, ma sono troppo lontani per poter distinguere i colori e gli stemmi. Solo quando i cavalieri arrivano alla confluenza fra i torrenti Ceno e Noveglia, Soleste nota che i colori non sono quelli dei Landi. Questo significa che Moroello è stato sconfitto! Soleste si uccide gettandosi dal mastio.
In realtà Moroello ha vinto la sua battaglia. Indossa i colori del nemico battuto come ultimo spregio. E' la balia a dare la triste notizia del suicidio a Moroello ed assistere all'urlo straziante mentre egli si getta dagli spalti della Piazza d'armi.
La base del mastio, da anni è soggetta a studi e ricerche notturne con sofisticate apparecchiature elettroniche da parte di ricercatori italiani e stranieri. Il fantasma di Moroello, nell'arco dei secoli, è infatti apparso vicino al mastio a volte accompagnato da una sommessa e triste musica.
Negli ultimi anni, però, gli "avvistamenti" si sono fatti più frequenti anche da parte dei visitatori e dei ricercatori del Dipartimento di Ricerca del Centro Studi Parapsicologici di Bologna. I quali ultimi sono addirittura riusciti a fotografare il fantasma di Moroello, con una termocamera sofisticatissima, e hanno realizzato nel castello una mostra su questa presenza.

Non solo: a quanto pare, il metodo ideato dagli studiosi italiani è ora utilizzato dall'università dell'Herstfordshire per analoghi studi nel castello di Edimburgo.

Nessun commento:

Posta un commento