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lunedì 9 maggio 2011

I FANTASMI DI TREZZO D'ADDA


Di quello che doveva essere uno dei più poderosi castelli in Lombardia oggi rimane ben poco, infatti, dato che il materiale con cui era costruito è molto resistente e ricercato, quando finì in disuso venne usato come “cava” da cui si prelevarono tonnellate di pietra. Con queste pietre vennero costruite anche Villa Reale di Monza e le carceri dell’Arena milanese. Direi di iniziare dai sotterranei del castello. Essendo collocato in prossimità del fiume è naturale che ci fossero infiltrazioni d’acqua, e come sfruttare questo fatto? Per creare stanze di tortura ovviamente. La famosa tortura della goccia per l’esattezza! Questi sotterranei furono scavati direttamente in grotte naturali e nei punti in cui cadevano incessantemente gocce dall’alto venivano legati i prigionieri e lasciati morire lentamente. Altro modo per i padroni del castello per liberarsi delle presenze fastidiose era quello di gettarle in uno dei due pozzi del castello. I poveretti morivano letteralmente infilzati dalle lame che erano presenti sul fondo. Tutte queste morti non avrebbero potuto non lasciare una macchia indelebile del loro passaggio. E proprio di macchia indelebile stiamo parlando infatti su alcune pareti dei sotterranei, vi sono delle macchie rosse. Si dice sia il sangue delle migliaia di persone morte lì sotto che sgorga dalla roccia per ricordare agli uomini di oggi quei tristi e maledetti momenti C’è da dire che se volevano uccidere qualcuno non risparmiavano energie. Murata viva fu infatti la figlia di Bernabò Visconti, signore alla fine del XIV secolo, che venne murata viva nelle segrete del castello, colpevole di essersi innamorata dello stalliere, il quale morì anch'egli nel tentativo di difenderla. Ma qui vi morì lo stesso Bernabò, avvelenato per volere di Gian Galeazzo Visconti. Ovviamente il fantasma della fanciulla ogni tanto si fa vedere per non essere da meno di tutti gli altri. Tornando indietro cronologicamente passiamo all’epoca del Barbarossa che ha lasciato in questi luoghi un misterioso tesoro e anche il suo stesso fantasma.



E che dire dei fantasmi di interi eserciti? Si racconta che, durante la II guerra mondiale, dei militari tedeschi si accamparono tra le mura del castello. La stessa notte, furono svegliati da strani rumori. Nello svegliarsi, si trovarono faccia a faccia con dei soldati in armatura che li invitarono ad unirsi a loro. Li portarono al cospetto del loro Signore e diedero loro da bere. La mattina seguente, i militari si svegliarono e pensarono fosse stato tutto uno strano sogno. La cosa strana e che tutti avevano fatto lo stesso identico sogno! Si pensò subito che dovettero essere stati i fantasmi di un vecchio esercito. Infatti, in molti soggiornarono in questo castello, fin dall'età dei Longobardi (VI/VIII sec. d.C.). Successivamente, venne visto il fantasma di Federico I detto il Barbarossa (1121/1190), imperatore del Sacro Romano Impero, rimasto nel castello forse per difendere il suo ambito tesoro... ancora inviolato. Sempre per rimanere in epoca longobarda invece ecco a voi la tomba di un facoltoso (visti il corredo tombale) longobardo…alto più di 2 metri. Di sicuro, più di 2 metri e 40 cm, visto che queste erano le grandezze della tomba in cui furono rinvenute le ossa; l'uomo venne riposto in questo sepolcro, ma dovettero farcelo stare, visto che era anche più lungo! E dopo questo papiro pensate che sia finita?! Vi sbagliate di grosso! Si racconta che il castello venne iniziato per volere della regina Teodolinda. Ma prima ancora... probabilmente, il luogo era già frequentato, prima del VI secolo d.C., tuttavia non se ne hanno prove certe. Forse furono i Celti i primi ad insediarsi lì, forse nel IV secolo a.C. Trezzo viene citata per la prima volta dallo storico Polibio come terreno di una importante battaglia tra i Romani e i Galli nel 222 a.C. Incredibile pensare che tale meraviglia è ancora in piedi, dopo più di mille anni, pur non essendo stata usata alcun tipo di malta. Le pietre sono appoggiate le une sulle altre, sono incastrate tra loro e nelle fessure non passa nemmeno la lama di un coltello, proprio come accade in altre parti del mondo. Basti pensare alle mura megalitiche costruite dagli Incas. Troviamo basamenti forse d'età più antica, forse d'età ancor più antica dei Celti. Le popolazioni che si susseguirono successivamente nella storia del castello potrebbero aver usato elementi architettonici già presenti in loco, appartenuti a qualche civiltà dimenticata. Si ipotizza ciò per via di alcuni ritrovamenti anomali. Difficile credere che in età medievale potessero "creare" il granito, eppure, visitando il castello, ci accorgiamo della presenza di strani blocchi monolitici, all'apparenza monolitici, in verità agglomerati. Perché non ne sappiamo più nulla? Perché tale tecnica architettonica non è giunta fino ai giorni nostri? Lo zoccolo sul quale sorge la torre sembra costituito in un unico blocco di pietra. Potrebbe essersi già trovato sul posto? Sotto al castello, si trova l'entrata di una galleria sotterranea, ormai franata. La leggenda racconta che, un tempo, questa collegasse il Castello Visconteo ad altri castelli della zona, anche fino a Bergamo, quindi passando sotto il letto del fiume Adda. Difficile credere che la civiltà di quel tempo potesse essere in possesso di una tecnologia capace di simili cose. E se invece tali gallerie fossero più antiche? Già antiche per i Celti...

4 commenti:

  1. ho venuto tre fantasma notte ore 10,45 antico castello a cassano d'Adda e vicino fiume Adda.

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  2. ho venuto tre fantasma notte ore 10,45 antico castello a cassano d'Adda e vicino fiume Adda.

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  3. ho visto un fantasma come una donna vestita di bianco con i capelli lunghi e biondi, un vestito lungo bianco. nascondeva il viso con i capelli, non parlava ne rislondeva alle domande, ha soltanto salutato con la mano e se ne é andata, compariva e spariva piu volte. l` ho vista in una notte di luglio del 2000, é successo nella zona del ponte sulla paulese dove ero andato a pescare di notte; c`era la luna piena dalle ore 23.00 in poi. c`erano due pescatori giovani di Settala che l`hanno vista come me. cerco una risposta a questo strano avvenimento che non riesco a dimenticare quasi 20 anni dopo.

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  4. ho visto un fantasma come una donna vestita di bianco con i capelli lunghi e biondi, un vestito lungo bianco. nascondeva il viso con i capelli, non parlava ne rislondeva alle domande, ha soltanto salutato con la mano e se ne é andata, compariva e spariva piu volte. l` ho vista in una notte di luglio del 2000, é successo nella zona del ponte sulla paulese dove ero andato a pescare di notte; c`era la luna piena dalle ore 23.00 in poi. c`erano due pescatori giovani di Settala che l`hanno vista come me. cerco una risposta a questo strano avvenimento che non riesco a dimenticare quasi 20 anni dopo.

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